mercoledì 31 ottobre 2012

Maometto ante portas - La battaglia di Poitiers 732 d.C.

Apro il primo capitolo sullo scontro tra Musulmani e Cristiani avvenuti nel corso dei secoli e che hanno visto da entrambi i fronti importanti protagonisti delle battaglie combattute in nome della religione.
Nel primo post tratterò la battaglia di Poitiers combattuta nel 732 tra i cristiani di Carlo Martello e i musulmani guidati dal governatore dell'Andalusia,all'epoca in piena espansione.
La battaglia di Poitiers fu davvero la diga che evitò una conquista musulmana dell'intero continente europeo, o fu piuttosto una battaglia come tante ingigantita dalla "propaganda" cristiana che era terrorizzata dall'espansionismo islamico?


L'impero romano d'occidente era caduto nel 476 d.C. con la deposizione dell'ultimo imperatore fantoccio Romolo Augustolo,l'epopea di Roma si era aperta con un altro Romolo,il primo re di Roma,si chiuse quasi un millennio più tardi con un imperatore omonimo deposto da un generale di origine ostrogota,Odoacre,che inviò le insegne imperiali a Costantinopoli capitale dell'impero romano d'Oriente che vivrà altri mille anni.
L'Europa è uno spezzatino di regni e regnucoli romano barbarici: in Italia dominano gli ostrogoti,in Francia i Franchi e i Burgundi,in Spagna i Visigoti,in Africa (ex provincia romana) i Vandali,in Inghilterra Angli e Sassoni condividono il territorio con le tribù celtiche inglesi; ma il continente è lungi dall'aprire una epoca di stabilità,progresso e pace: Nel VI secolo in Italia arrivano i Longobardi che nel giro di duecento anni riusciranno a conquistare quasi tutta la penisola.
Questa popolazione di origine scandinava in gran parte ariana o pagana, devasta,saccheggia,incendia monasteri,uccide vescovi e prelati,minaccia il ducato romano e scaccia dall'italia meridionale le ultime sacche bizantine. Nel corso dei decenni i longobardi finiranno per abbracciare la fede cattolica anche grazie all'opera delle regine longobarde che daranno un impulso importante alla fondazione di nuove chiese e monasteri.
Al di là del Mediterraneo nasce una nuova religione: l'Islam predicato e diffuso da un certo Maometto che nel VI secolo d.C. riesce a riunire le tribù arabe in lotta tra loro grazie alla diffusione della nuova religione monoteistica,l'urlo di "Allah Akbar!" sale forte in cielo all'indomani dell'ascesa di Maometto. Il nuovo culto trascina gli arabi alla conquista di un impero gigantesco.
I Bizantini non riescono a contenere l'onda d'urto: il Medio Oriente cade nella mani degli arabi,poi è la volta dell'Egitto,dell'intero nord Africa che apre le porte ai nuovi conquistatori, detestando l'amministrazione bizantina che,precedentemente aveva scacciato i Vandali.
L'impero d'oriente è stremato da decenni di guerre ininterrotte,l'attuale Turchia rischia di essere occupata dai conquistatori della mezzaluna. Intanto l'uragano islamico sconfigge i Visigoti in Spagna,occupa la Sicilia. L'islam sembra inarrestabile.
Nell'anno 732 d.C. il governatore dell'Andalusia Al-Ghafiqui punta sulla città di Tours dove la Basilica dedicata a Martino di Tours offre alle rapaci mani islamiche un ricchissimo bottino,se cade la cittadina francese,molto probabilmente gli arabi possono avere strada spianata per lanciarsi alla conquista dell'Europa cristiana e sostituire il crocifisso con la mezzaluna,la Bibbia con il Corano,il pater noster con il richiamo dei muezzim.
Oddone duca della marca di Aquitania, vassallo di Carlo Martello,nel tentativo di fermare l'avanzata degli arabi viene sconfitto nella battaglia della Garonna. Per evitare una tragedia,nonostante fosse in pessimi rapporti con Carlo Martello,Oddone chiede aiuto al maggiordomo di palazzo che decide di scendere in campo per fermare la nuova minaccia.
All'epoca Carlo Martello era un maggiordomo di palazzo,la più alta carica onorifica e feudale dell'epoca che concedeva,a chi ne era in possesso,un potere sconfinato,uguale se non superiore al potere nelle mani del re dei Franchi. Il maggiordomo di palazzo poteva prendere decisioni importanti,decidere su talune questioni,fare le veci del sovrano legittimo in caso di sua assenza o morte,fino al momento dell'intronizzazione del nuovo monarca,guidava l'esercito. Tutto ciò faceva di Carlo Martello un vero e proprio sovrano anche se non ne aveva il titolo,suo figlio,Pipino il Breve aprirà la nuova dinastia dei re dei Franchi,detronizzando Childerico III e rinchiudendolo in un monastero a Saint Bertin. Il "golpe" dinastico sarà motivato più tardi da Eginardo,biografo di Carlo Magno affermando che,la dinastia precedente era composta dai cosiddetti "re fannulloni" e che questi in realtà avessero un potere più apparente che reale.
Torniamo al tenzone.
Carlo Martello crea un forte esercito composto da diverse tribù germaniche,in sorta di multinazionale barbara per affrontare il governatore andaluso che marcia verso Tours e la sua ricca basilica. Carlo proclama un semplice bannum,una mobilitazione parziale,invece di una mobilitazione totale lantweri.
Questo potrebbe essere un indizio che ridimensionerebbe la portata dell'evento a un semplice scontro e non a una battaglia che ha segnato un punto di svolta,impedendo agli arabi una la conquista di mezzo continente europeo. Infatti gli storici non sono così sicuri che,in caso di mancato bottino,il governatore andaluso avrebbe deciso di lanciarsi in una nuova campagna di conquista.
Raccolto l'esercito Carlo e il governatore andaluso Al Ghafiqui dopo una settimana di scaramucce,si affrontano in una battaglia campale nell'ottobre(il giorno è incerto,si parle del 10 o del 17) del 732 d.C.,la tattica di Carlo è di non cadere nella trappola araba del "mordi e fuggi" ovvero un attacco seguito da una finta ritirata che avevo come scopo attirare i franchi in un inseguimento. L'ordine è di mantenere le linee e combattere solo "corpo a corpo" La cavalleria araba è più leggera rispetto a quella cristiana,ma più veloce,al contrario quella franca è più possente ma più lenta. Come animali da trasporto gli arabi hanno anche schiere di dromedari sapendo che l'odore pungente di questi animali avrebbe irritato i cavalli nemici e potuto aprire varchi nella formazione nemica.
Anche la fanteria è differente nei due schieramenti,l'armamento arabo è più leggero rispetto a quello franco che può contare anche su un altezza media più alta rispetto ai soldati musulmani.
Lo scontro dura una intera giornata fino a quando Carlo lancia il segnale convenuto per far sbucare dal bosco le truppe montate di ottone che caricano il fianco destro dei Musulmani. La battaglia si trasforma in una carneficina: i soldati arabi vengono travolti e sterminati dalle truppe franche più pesantemente armate,sul campo restano migliaia e migliaia di soldati arabi,tant'è che gli stessi cronisti arabi parlarono di un "lastricato di martiti". Carlo Martello riesce a mandare in frantumi l'esercito musulmano anche se quest'ultimo era ingrado a breve di riorganizzarsi e tornare all'attacco.
Più tardi la propaganda cristiana parlerà di una impresa leggendaria,di uno scontro epico che ha evitato al Vecchio Continente di finire nella mani dell'armata di Maomettomin realtà,forse,molto probabilmente si trattò di una battaglia che all'epoca non ebbe tutti questi risvolti ma ebbe una motivazione tattica,ovvero impedire alla cittadina franca di Tours di cadere e aprire la via agli arabi con l'aspetto religioso messo in secondo piano o addirittura trascurabile.
Il fatto stesso che Carlo Martello non si preoccupò eccessivamente della battaglia limitandosi a una chiamata alle armi parziale,invece che totale sembrano dare forza a questa tesi che vede in realtà la battaglia di Poitiers solo una battaglia per motivi tattici più che motivi religiosi e che solo,la propaganda crisitiana diede risalto all'aspetto religioso affibiando allo scontro una chiave di svolta che segnò un'epoca evitando,secondo i cristiani, un dominio sotto le insegne musulmane.
In realtà,gli storici non sono così convinti che la eventuale caduta di Tours o il mancato bottino della Basilica abbia potuto permettere agli arabi una facile e rapida conquista,gli storici non lo escludono,ma non lo danno neppure per scontato.

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